L'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati
annuncia una dura battaglia parlamentare al fine di evitare
la conversione del Decreto Legge in tema di esami di avvocato.
Dopo la manifestazione nazionale di Sabato 10 maggio u.s.
a Piazza Montecitorio in Roma cui hanno partecipato circa
500 giovani toghe italiane che provenivano da fuori la Capitale,
l'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati , il sodalizio
associativo che da circa 10 anni riunisce in modo esclusivo
i circa 50.000 praticanti, gli specializzandi nonchè i giovanissimi
avvocati, annunzia una dura battaglia parlamentare per impedire
la conversione del Decreto Legge in tema di esami di avvocato
licenziato dall'odierno Consiglio dei Ministri " Abbiamo già
preso contatti con i gruppi parlamentari di quasi tutti gli
schieramenti politici al fine di evitare la conversione del
Decreto Legge.
Già ad Arezzo, all'ultimo Congresso dell'avvocatura italiana,
l'A.N.P.A. - dichiara il Presidente Nazionale dei giovani
legali italiani Gaetano Romano - aveva contestato non solo
l'opportunità, ma anche la legittimità formale di un provvedimento
di questo tipo.
Reputiamo manchino, nel caso di specie, i requisiti costituzionali
di "straordinaria necessità ed urgenza" che devono sottendere
ogni decreto legge.
Non si capisce ,invero, come si possano rinvenire tali requisiti,
quando di riforma "urgente" se ne parla da oltre dieci anni.
Nei prossimi giorni l'A.N.P.A. presenterà alle Commissioni
affari Costituzionali della Camera e/o del Senato un memorandum
atto a rappresentare i profili di illegittimità formali del
Decreto Legge, siccome sopra meglio specificati.
Nel merito si tratta di una riforma che porterà alla chiusura
del mercato professionale forense, per cui l'Associazione
Nazionale Praticanti e Avvocati chiederà in merito l'intervento
del Garante italiano per la concorrenza ed il mercato, nonché
del Commissario Europeo per l'Antitrust.
Ricordiamo al Ministro Castelli - conclude Romano - che l'esame
di avvocato non è un "concorso" come lui ha erroneamente dichiarato
nella conferenza stampa forse preconizzando quali saranno
gli effetti di questa decretazione d'urgenza, ma un esame
di abilitazione."
L'A.N.P.A. conferma l'adesione dei giovani praticanti italiani
all'astensione del 19-21 Maggio indetta dall' Unione Camere
Penali Italiane per protestare contro la politica in tema
di giustizia di questo governo che dalla legge sul gratuito
patrocinio alla nuova normativa in tema di esami di abilitazione,
mostra poca attenzione verso i giovani legali italiani.
Il Presidente Nazionale
A.N.P.A.
Gaetano Romano
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