IL
SOLE 24 ORE
09.06.2005
Catricalà
insiste: vanno corretti accessi e tariffe
ROMA •
Ridurre il protezionismo nelle professioni e promuovere
la concorrenza. Questa la ricetta per fare dell'Italia «
un Paese appetibile e competitivo » proposta ieri dal
presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà
intervistato a Radio Anch'io, su Radio Uno.
Nelle
professioni l'apertura al mercato è ancora scarsa,
denuncia Catricalà: secondo il quale non c'è proporzione
tra la qualità del servizio che gli Ordini danno e le
garanzie che la legge assicura loro. « Anche i limiti
all'accesso sono eccessivi » spiega Catricalà,
precisando tuttavia che « bisogna distinguere tra le
categorie che hanno bisogno del numero chiuso per
sopravvivere e quelle che lo usano per lucrare
eccessivamente » . Il Garante lamenta quindi la mancanza
di « pubblicità su qualità e costo delle prestazioni » ,
con tariffe fissate in modo autoreferenziale dagli
Ordini. Con il mercato globale, « se non diventiamo un
Paese competitivo, con una più facile burocrazia, con
una migliore possibilità di accesso alle professioni e
ai servizi, soccomberemo » , afferma Catricalà.
Per il presidente dell'Antitrust — che ieri su questi
temi è stato ospite anche di Luca Cordero di Montezemolo,
a una riunione del Comitato scientifico del Centro studi
di Confindustria — bisogna far capire che « concorrenza
e libertà di mercato sono valori fondamentali per lo
sviluppo e la nostra stessa sopravvivenza economica » .
Eppure,
nella concorrenza i risultati latitano. Negli ultimi
anni, rileva Catricalà, « i prezzi, anziché ridursi,
sono saliti » . Così, in molti settori, i cittadini
percepiscono una bassa concorrenza e hanno difficoltà a
confrontare le tariffe.
A partire
dalle assicurazioni dove, annuncia il Garante, Antitrust
e Ania apriranno un tavolo per rivedere il rapporto
assicurazione assicurato. Tra le misure in cantiere, la
sostituzione del Cid nell'Rc Auto con un contratto
obbligatorio che preveda « il risarcimento diretto da
parte della propria compagnia » .
Sul fronte
farmaci, per il presidente dell'Authority bisogna
abbassare i prezzi e ridurre gli sprechi: obbligando il
medico a prescrivere « il solo principio attivo » e
lasciando al paziente la scelta del farmaco, creando «
confezioni a dosaggio limitato » e distribuendo i
farmaci da banco nei supermercati.
Interrogato sulla telefonia, il Garante ricorda che
l'Autorità sta monitorando Telecom Italia per posizione
dominante e che l'azienda pare meglio disposta verso la
concorrenza.
Quanto poi alle autostrade, Catricalà giudica «
ingiustificata » la richiesta di una commissione in caso
di uscita autostradale unica Telepass Viacard. Quindi,
due ultime battute: sul Ddl risparmio («purtroppo sulle
banche l'Autorità non ha una competenza piena » ) e
sulla vicenda della pubblicità della presidenza del
Consiglio appaltata quasi tutta a Mediaset ( « Il
conflitto di interessi non è un tabù ma sulle pubblicità
non siamo competenti).
D.Lu.