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COMUNICATO STAMPA
[17 maggio 2003]


 

L'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati annuncia una dura battaglia parlamentare al fine di evitare la conversione del Decreto Legge in tema di esami di avvocato.
Dopo la manifestazione nazionale di Sabato 10 maggio u.s. a Piazza Montecitorio in Roma cui hanno partecipato circa 500 giovani toghe italiane che provenivano da fuori la Capitale, l'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati , il sodalizio associativo che da circa 10 anni riunisce in modo esclusivo i circa 50.000 praticanti, gli specializzandi nonchè i giovanissimi avvocati, annunzia una dura battaglia parlamentare per impedire la conversione del Decreto Legge in tema di esami di avvocato licenziato dall'odierno Consiglio dei Ministri " Abbiamo già preso contatti con i gruppi parlamentari di quasi tutti gli schieramenti politici al fine di evitare la conversione del Decreto Legge.
Già ad Arezzo, all'ultimo Congresso dell'avvocatura italiana, l'A.N.P.A. - dichiara il Presidente Nazionale dei giovani legali italiani Gaetano Romano - aveva contestato non solo l'opportunità, ma anche la legittimità formale di un provvedimento di questo tipo.
Reputiamo manchino, nel caso di specie, i requisiti costituzionali di "straordinaria necessità ed urgenza" che devono sottendere ogni decreto legge.
Non si capisce ,invero, come si possano rinvenire tali requisiti, quando di riforma "urgente" se ne parla da oltre dieci anni.
Nei prossimi giorni l'A.N.P.A. presenterà alle Commissioni affari Costituzionali della Camera e/o del Senato un memorandum atto a rappresentare i profili di illegittimità formali del Decreto Legge, siccome sopra meglio specificati.
Nel merito si tratta di una riforma che porterà alla chiusura del mercato professionale forense, per cui l'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati chiederà in merito l'intervento del Garante italiano per la concorrenza ed il mercato, nonché del Commissario Europeo per l'Antitrust.
Ricordiamo al Ministro Castelli - conclude Romano - che l'esame di avvocato non è un "concorso" come lui ha erroneamente dichiarato nella conferenza stampa forse preconizzando quali saranno gli effetti di questa decretazione d'urgenza, ma un esame di abilitazione."
L'A.N.P.A. conferma l'adesione dei giovani praticanti italiani all'astensione del 19-21 Maggio indetta dall' Unione Camere Penali Italiane per protestare contro la politica in tema di giustizia di questo governo che dalla legge sul gratuito patrocinio alla nuova normativa in tema di esami di abilitazione, mostra poca attenzione verso i giovani legali italiani.

Il Presidente Nazionale A.N.P.A.
Gaetano Romano

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