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Sui quotidiani nazionali la protesta elettorale dei Giovani Legali Italiani

Molti quotidiani locali e nazionali hanno riportato la nostra protesta relativa al voto contro il Governo alle elezioni regionali.

Eccone un esempio:


 

 

 

La Nazione,Resto del Carlino,Il Giorno pg 10


31.03.2005

Titolo: "Il governo non rispetta i patti"

Giovani Legali in rivolta
" Noi non voteremo"

Roma- Alle prossime elezioni regionali giovani avvocati e praticanti annulleranno le schede elettorali per protesta contro il governo e "contro la mancata liberalizzazione della professione forense ".

Lo ha annunciato ieri Gaetano Romano, presidente dell'associazione di categoria Anpa, spiegando che la contestazione verrà messa in atto sia dai circa 60.000 praticanti giovani legali sia dalle loro famiglie:"il governo non solo non ha mantenuto la promessa di liberalizzare la professione forense ma ne ha oltremodo reso difficile l'accesso attraverso il DL Castelli in tema di esami forensi ". Replica il sottosegretario alla Giustizia Luigi Vitali :" Non è l'atteggiamento minacciato, la soluzione migliore al problema.Parliamone".


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La protesta elettorale del 3 e 4 Aprile dei Giovani Legali Italiani (e delle loro famiglie) contro le misure illiberali da parte del Governo in tema di accesso alla professione "formale" (esame di Stato) e "sostanziale" (difesa d'ufficio,mancata abrogazione delle tariffe forensi minime, del limite di due anni per l'iscrizione all'elenco del gratuito patrocinio, etc) è pienamente riuscita.


Mentre il dissenso verso la Commissione Siliquini dilaga persino tra i 270.000 studenti universitari (l'Unione degli Universitari attraverso il Consigliere Daniele Giordano sta preparando una mozione contraria alla riforma da presentare al Ministero dell'Istruzione) ,sembra che la Commissione medesima voglia perseverare in quell'autentico abominio che va sotto il nome di "Riforma Siliquini" (compresa la riedizione del "compenso al praticante" che sarebbe davvero la peggiore delle provocazioni:come se l'art. 26 codice deontologico non fosse mai esistito,pur di non applicarlo apprestando dei controlli a tappeto negli studi legali (come invece l'ANPA chiede da anni), gli avvocati che sono in Commissione (compreso il Sott. Avv. Siliquini) ripropongono una norma,inapplicabile, che permetterà la continua deliberata violazione del diritto al compenso del praticante.

Sarebbe poi interessante verificare se, chi dal Governo ripropone appositamente una norma già esistente, negli anni scorsi ha retribuito ex art 26 codice deontologico i propri praticanti di studio.Certo la Riforma Siliquini di questo Governo ha goduto del supporto a senso unico di una piccola parte della stampa specializzata nazionale negli ultimi otto mesi.


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