L'A.N.P.A. chiede maggori facilitazioni in materia
fiscale e previdenziale per i Giovani Avvocati
Nell'augurare buon
lavoro ai nuovi organi rappresentativi della Cassa
Nazionale di Previdenza ed Assistenza Forense,
abbiamo espresso a mezzo stampa alcune proposte che
faranno parte di un documento generale in tema
stilato dall'Associazione Nazionale Praticanti e
Avvocati.
IL SOLE 24 ORE
ROMA
Più facilitazioni ai giovani per superare le
difficoltà di accesso alla professione. Le chiede l'Anpa,
l'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati.«
Occorre prendere atto - si afferma in un comunicato
- che alla difficoltà di accesso " formale" alla
carriera di avvocato si è sempre più associato
quella relativa all'accesso " sostanziale" » .
« Le due questioni - si legge ancora - hanno finito
per intrecciarsi rendendo anacronistiche le attuali
- sia pur pregevoli - facilitazioni per i giovani
avvocati. Si è invero alzata l'età media in cui si
diventa avvocati e quindi si rende necessario, in
primo luogo, eliminare il limite dei 35 anni e
quindi allargare a 6 anni ( rispetto agli attuali 3
anni) i requisiti per fruire delle riduzioni
rispetto al contributo soggettivo » .
L'Anpa ritiene indispensabile « implementare ed
estendere queste facilitazioni contributive senza le
quali diventa difficile inserirsi nel mercato
professionale » .
Per coprire i costi connessi alle maggiori
agevolazioni, secondo l'associazione, potrebbe
essere innalzato la quota del 3% versato a titolo di
solidarietà quanti raggiungono il tetto contributivo
soggettivo.