Cari Colleghi, dopo quasi dieci mesi di battaglie, è
arrivato finalmente il momento di dare corpo alla nostra protesta
contro quello che da molti è stato giustamente definito
il più vergognoso attacco al libero accesso alla professione
forense degli ultimi dieci anni. Ne abbiamo visti tanti di
tentativi di chiudere gli albi forensi (soprattutto chi ci
ha preceduto), dal PDL Mirone del 1996 al DL Castelli del
2003, passando per un'infinità di proposte quasi sempre
funzionali ad un accesso ad imbuto della carriera di avvocato.
Ma l'attacco sostanziale al futuro dei giovani da parte del
Governo a mezzo del Sott. al Ministero all'Istruzione,Ricerca
ed Università, Sen. Maria Grazia Siliquini e dalla
Commissione Ministeriale da Lei presieduta è di quelli
da respingere nel modo più assoluto.Non staremo qui
a ribadire la vergogna dell'obbligo in futuro di iscriversi
alle scuole forensi (proprio quelle che dovrebbero essere
gestite da chi siede in Commissione) con diverse migliaia
di euro per accedere alla professione di avvocato,la provocazione
di rischiare di vedere diplomati alle scuole di specializzazione
a pagamento diventare facilmente avvocati mentre i "semplici"
60.000 praticanti avvocati attuali continueranno nei prossimi
anni a sostenere l'attuale impossibile esame di Stato per
l'abilitazione forense.Sono cose che ormai tutti sappiamo:è
inutile tornarci sopra.Adesso è l'ora della protesta,
non delle parole.Se il Sott. Siliquini ed il Governo continuano
a dire pervicacemente che la riforma si deve fare, noi ci
appelliamo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.Che
si sappia che qualora la riforma passasse ( e non passerà),probabilmente
gli attuali 60.000 praticanti rimarrano tali a vita perdendo
di conseguenza anche il diritto al patrocinio, ma chi ha voluto
la chiusura degli albi, già da Aprile alle regionali
e soprattutto alle politiche del 2006 risponderà di
tutto ciò ai giovani legali italiani.
Inviare in massa il messaggio fac-simile sottoesteso
agli indirizzi di posta elettronica:
redazione.web@governo.it;mariagrazia.siliquini@istruzione.it
ed al numero di fax: 06 6783838
Oggetto: Contro la riforma Siliquini, contro
qualunque modifica della pratica legale e contro le Scuole
Forensi
Con la presente aderisco alla protesta nazionale
da parte dei circa 270.000 studenti in giurisprudenza, degli
oltre 60.000 praticanti avvocati e degli altri giovani legali
italiani ,e già preannunziata a mezzo fax dall'A.N.P.A.,
contro la riforma dell'accesso alla professione forense che
sta per essere licenziata dalla Commissione Ministeriale presieduta
dal Sott. al M.I.U.R, Senatrice Siliquini.
I giovani legali italiani chiedono che non si modifichi in
alcun modo il sistema di pratica tradizionale basato sui due
anni di tirocinio forense presso gli studi legali, e che pertanto
non si dia MAI luogo a qualunque altro tipo di accesso alla
carriera di avvocato ,neppure in via parallela, concorrente
o ancor peggio transitoria, basato sulle iscrizioni alle scuole
forensi a pagamento gestite dai Consigli degli Ordini Forensi
e dalle associazioni di avvocati che sono anche presenti in
Commissione Ministeriale.
Una riforma come quella ad oggetto del MIUR viene vista come
un'autentica e nuova intollerabile provocazione da parte delle
giovani generazioni che non intendono più subire umiliazioni
quale quella che sta per essere inverata dopo le regionali
,dopo quelle relative alle illiberali bassissime percentuali
di neoavvocati ogni anno. Qualora venisse licenziata una qualunque
proposta di riforma da parte della Commissione Ministeriale
Siliquini, tutto ciò si tramuterebbe in un enorme boomerang
elettorale-politico già da Aprile alle regionali e
successivamente alle politiche del 2006 in conseguenza delle
suddette misure governative assolutamente impopolari ai danni
delle centinaia di migliaia di giovani interessati alla questione.
Distinti Saluti
Dott/Avv.
______
Lettera aperta A.N.P.A. diffusa in tutte le Università
di Giurisprudenza Italiane contro la Riforma Siliquini
Cari Colleghi studenti universitari,l'A.N.P.A. da quasi dieci
anni tutela il libero accesso alla professione forense,quindi
soprattutto gli studenti di giurisprudenza.
Al Ministero dell'Istruzione, Ricerca ed Università
il Sott.Siliquini ha insediato una commissione ministeriale
per operare una modifica all'accesso alle professioni legali.Come
sodalizio associativo dei giovani legali italiani abbiamo
contrastato con forza i lavori di questa commissione, rifiutandone
di farvi parte, perché l'orientamento della Commissione
Ministeriale, più volte emerso sulla stampa nazionale,
e che sta per essere inverato, obbligherà tutti i laureati
in giurisprudenza che vogliono accedere alle professioni legali
a pagare costose iscrizioni alle scuole di formazione (sia
che siano post-universitarie, sia che siano gestite dai Consigli
dell'Ordine forensi).Come saprete invece l'accesso alla professione
forense attualmente avviene a mezzo di due anni di pratica
forense pressoché gratuiti (è necessario pagare
solo una piccola quota annuale al proprio Consiglio dell'Ordine
degli Avvocati di appartenenza mediamente di circa 50 euro).I
giovani hanno la possibilità di frequentare gli studi
legali full time e potere guadagnare dopo un anno di pratica
qualcosa attraverso il patrocinio legale (una prima abilitazione
presso le corti inferiori) in attesa di sostenere l'esame
finale.Adesso si vorrebbe obbligarli a pagarsi onerose scuole
post-universitarie,peraltro che non potranno soddisfare tutti.Voi
chiedereste masochisticamente di pagare un qualcosa che adesso
è gratuito (il tirocinio forense)?Il tutto a parere
dell'associazione è un sistema per chiudere l'accesso
alla professione forense.Riteniamo tutti Voi possiate dare
il Vostro piccolo contributo inviando una mail fac-simile
al Sott. Siliquini rappresentandoLe il dissenso dei giovani
universitari per la riforma che sta per essere apprestata.
La mail la potrete trovare in calce a questo volantino.L'invio
di una mail forse vi avrà rubato qualche minuto per
il Vostro studio, e ne approfittiamo per auguraVi di laurearVi
al più presto, però avrà preservato la
concreta possibilità di vestire quella splendida Toga
che da Cicerone ad oggi è sempre stato il sogno di
tanti giovani italiani.
Segue mail fac-simile da inviare a:
mariagrazia.siliquini@istruzione.it;redazione.web@governo.it
Oggetto: Universitari contro riforma Siliquini
Ill.mo Sig. Sott,
come studente universitario della facoltà
di giurisprudenza Le rappresento il mio assoluto dissenso
per la riforma ad oggetto della Commissione Ministeriale da
Lei presieduta in ordine alla riforma del tirocinio forense.
Io faccio parte dei circa 270.000 studenti
di giurisprudenza che ritengono ingiusto il sistema oneroso
di scuole post universitarie e che invece chiedono il mantenimento
solo dell'attuale proficua e gratuita pratica legale presso
gli studi legali.
Le chiedo pertanto di non fare luogo ad alcuna
riforma del'attuale sistema di accesso alla professione forense.
Con Deferenza
Nome e Cognome
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