Bruxelles, 5 febbraio 2003 -
Maurizio Turco, Presidente dei deputati radicali al Parlamento
europeo, ha presentato una interrogazione alla Commissione
europea sollevando il problema dell'esercizio della professione
di avvocato nei paesi dellUnione.
A seguito della Direttiva 98/5/CE la professione di avvocato
puo' essere esercitata, a determinate condizioni, in tutti
gli Stati membri.
Ma le condizioni per accedere alla professione di avvocato
non sono le stesse in tutti gli Stati Membri. Dopo aver conseguito
la laurea in giurisprudenza in alcuni paesi si accede direttamente
alla professione di avvocato, mentre in altri è previsto un
esame.
Questo implica che sono sempre più frequenti i casi in cui
laureati in giurisprudenza accedono alla professione di avvocato
in Paesi membri la cui normativa non prevede la necessità
di superare un esame e successivamente, come previsto dalla
Direttiva 98/5/CE, esercitano la professione in Paesi in cui
tale esame è obbligatorio.
Con l'interrogazione si chiede alla Commissione se, dopo aver
armonizzato l'esercizio alla professione intende armonizzare
anche l'accesso alla professione di avvocato. Accesso che
deve anteporre, a differenza di quanto accade in Italia, la
formazione alla selezione.
Inoltre si sollecita la Commissione ad avviare la procedura
di infrazione nei confronti di quei paesi che non hanno ancora
recepito la direttiva 98/5/CE
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