DIRITTO E GIUSTIZIA
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07.07.2005
Ordinamento giudiziario
ad esame limitato
Com’era prevedibile, la
Camera non discuterà della riforma dell’ordinamento
giudiziario nel suo intero, ma si occuperà solo dei
quattro punti sollevati dal Capo dello Stato. Ieri
l’Aula di Montecitorio ha accolto la proposta della
commissione Giustizia e illustrata dal relatore al
provvedimento, Francesco Nitto Palma (Fi) con uno
scarto di 35 voti e la commissione potrà adesso
andare avanti con la discussione (vedi tra gli
arretrati del 6 luglio). «Questo permetterà un esame
più celere» ha detto il ministro della Giustizia
Roberto Castelli, che spera ancora di non dover
ricorrere alla fiducia.
Ieri mattina intanto,
si sono svolte le audizioni
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La mancata audizione
dell’Anpa.
I giovani avvocati protestano per essere stati
esclusi dalle audizioni. «Denunciamo la poca
trasparenza nella scelta delle associazioni
nazionali forensi – ha detto Gaetano Romano, leader
dell’Anpa, associazione nazionale praticanti e
giovani avvocati – sono state decise audizioni
farsa. Avevamo chiesto al presidente PEcorella di
verificare il numero di iscritti ai vari sodalizi
associativi forensi, in modo da individuare le
associazioni più rappresentative. Ciò non è
avvenuto, informeremo il presidente della Camera
Casini circa la gestione autoreferenziale delle
audizioni. La nostra esclusione – ha continuato – è
grave, non solo per ineguagliabile numero di
rappresentanti, ma soprattutto perchè l’Anpa è
l’unico storico sodalizio associativo in Italia
presieduto da un avvocato non Cassazionista. La
volontà dell’onorevole Pecorella è in linea con
quella dell’intero governo di Centrodestra contrario
alle nuove generazioni». (p.a.)