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Il Presidente della Commissione Giustizia II On. Gaetano Pecorella ancora una volta contro i Praticanti e Giovani Avvocati Italiani
 
Il Presidente della Commissione Parlamentare permanente Giustizia II della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana On. Gaetano Pecorella PRES_PECORELLA@camera.it non accoglie sostanzialmente la nostra richiesta dei mesi scorsi di verificare il numero reale degli iscritti alle varie associazioni forensi nazionali al fine di riconsiderare quelle maggiormente rappresentative sul territorio nazionale.Ormai è chiara la volontà di impedire ai Giovani Legali Italiani di essere compartecipi della vita istituzionale nazionale la quale appare limitata all'Avvocatura Cassazionista.Dopo l'iter parlamentare del DL Castelli (2003)  il Presidente Pecorella ha sostanzialmente impedito alla Giovane classe forense Italiana di poter partecipare alle audizioni parlamentari.Ci chiediamo quali dovrebbero essere i criteri,se non quelli afferenti il numero di iscritti, con i quali vengono scelti i sodalizi associativi forensi nazionali da sentire in Commissione Giustizia.Forse l'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati,dopo l'audizione del 2003 sul DL Castelli in tema di esami forensi, risulta fin troppo "politically incorrect" per il "palato" del Presidente Pecorella.Qui di seguito la scheda dell'Onorevole di Forza Italia a beneficio specie dei Praticanti e Giovani Avvocati lombardi in vista delle prossime Politiche del 2006.  
 
 

DIRITTO E GIUSTIZIA

www.dirittoegiustizia.it

07.07.2005

 

Ordinamento giudiziario ad esame limitato

 

Com’era prevedibile, la Camera non discuterà della riforma dell’ordinamento giudiziario nel suo intero, ma si occuperà solo dei quattro punti sollevati dal Capo dello Stato. Ieri l’Aula di Montecitorio ha accolto la proposta della commissione Giustizia e illustrata dal relatore al provvedimento, Francesco Nitto Palma (Fi) con uno scarto di 35 voti e la commissione potrà adesso andare avanti con la discussione (vedi tra gli arretrati del 6 luglio). «Questo permetterà un esame più celere» ha detto il ministro della Giustizia Roberto Castelli, che spera ancora di non dover ricorrere alla fiducia.

Ieri mattina intanto, si sono svolte le audizioni [............................]

 

La mancata audizione dell’Anpa. I giovani avvocati protestano per essere stati esclusi dalle audizioni. «Denunciamo la poca trasparenza nella scelta delle associazioni nazionali forensi – ha detto Gaetano Romano, leader dell’Anpa, associazione nazionale praticanti e giovani avvocati – sono state decise audizioni farsa. Avevamo chiesto al presidente PEcorella di verificare il numero di iscritti ai vari sodalizi associativi forensi, in modo da individuare le associazioni più rappresentative. Ciò non è avvenuto, informeremo il presidente della Camera Casini circa la gestione autoreferenziale delle audizioni. La nostra esclusione – ha continuato – è grave, non solo per ineguagliabile numero di rappresentanti, ma soprattutto perchè l’Anpa è l’unico storico sodalizio associativo in Italia presieduto da un avvocato non Cassazionista. La volontà dell’onorevole Pecorella è in linea con quella dell’intero governo di Centrodestra contrario alle nuove generazioni». (p.a.)

 
Qui di seguito il Comunicato Stampa "battuto" dalle maggiori agenzie giornalistiche nazionali
 
 
          COMUNICATO STAMPA

 

“POCA TRASPARENZA NELLA SCELTA DELLE ASSOCIAZIONI FORENSI PER LE AUDIZIONI IN COMMISSIONE GIUSTIZIA:DENUNCEREMO TUTTO  AL PRESIDENTE CASINI”

 

“I Praticanti e Giovani Avvocati dell’A.N.P.A. denunciano la poca trasparenza nella scelta delle Associazioni Nazionali Forensi da sentire in audizione in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati.Prendiamo atto che - anche in occasione delle odierne audizioni sul tema dell’ordinamento giudiziario - il Presidente Gaetano Pecorella ha fatto luogo a quelle che possono essere ormai definite come “audizioni farsa” delle associazioni nazionali forensi; invero nei mesi scorsi avevamo chiesto all’On. Pecorella di verificare il numero di iscritti ai vari sodalizi associativi forensi in modo  da individuare le associazioni nazionali forensi maggiormente rappresentative.Ciò non è avvenuto e pertanto  l’Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati renderà edotto il Presidente della Camera dei Deputati On. Casini circa la gestione ormai autoreferenziale delle audizioni parlamentari da parte dell’On. Pecorella.

Ci chiediamo tra l’altro come possa essere credibile un’audizione parlamentare in cui viene convocata una organizzazione forense denominata “ Organismo Unitario dell’Avvocatura” e nel contempo altre due associazioni nazionali forensi settoriali la cui presenza evidentemente delegittima la stessa pretesa di rappresentanza “unitaria” della classe forense da parte dell’O.U.A. medesima.L’esclusione dell’Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati è tanto più grave, non solo per l’ineguagliabile numero di rappresentati, ma soprattutto perché è l’unico storico sodalizio associativo in Italia presieduto da un Avvocato non Cassazionista (che per converso ha già 12 anni di anzianità professionale).La volontà dell’Onorevole Pecorella è in linea con quella dell’intero Governo di CentroDestra contrario alle nuove generazioni e responsabile della sempre maggiore contrapposizione tra Praticanti e Avvocati giovani da una parte e degli Avvocati Cassazionisti dall’altra” dichiara il Presidente dell’Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati, Avv. Gaetano Romano

 

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