I MAGGIORI QUOTIDIANI NAZIONALI IN
MERITO ALLA RELAZIONE ANTITRUST,OLTRE A CONFINDUSTRIA
ED AI PARTITI POLITICI, DANNO SPAZIO SOLO
ALL'A.N.P.A. COME UNICA VOCE TRA TUTTE LE ASSOCIAZIONI ITALIANE
DI LIBERI PROFESSIONISTI
In merito alla Relazione
Antitrust sulla concorrenza che trovate sul sito www.agcom.it
gli unici ,oltre ai politici ed a Confindustria, ad
essere presenti sulla stampa nazionale sono stati i
Praticanti ed i Giovani Avvocati Italiani ovvero l'A.N.P.A.
Ancora una volta anche
Confindustria www.confindustria.it si
schiera a favore dei Giovani Professionisti e
della Concorrenza.
Qui di seguito troverete i link
alle nostre dichiarazioni su Sole 24 Ore,La Stampa, Corriere
della Sera, il Tempo
http://www.portalecnel.it/portale/rassegnastampaweb.nsf/C1256B96004BD704C12570C0002E7737/$FILE/061-94RDT.pdf
http://www.portalecnel.it/portale/rassegnastampaweb.nsf/C1256B96004BD704C12570C0002E773F/$FILE/063-94REG.pdf
http://www.portalecnel.it/portale/rassegnastampaweb.nsf/C1256B96004BD704C12570C0002E7766/$FILE/062-94RLH.pdf
qui in estrema sintesi gli articoli
Su "La Stampa" del
20.11.2005 pg 24
"I Giovani legali:E' ora di passare dalla parole ai
fatti""
L'intervento dell'Antitrust è più che
condivisibile per l'ANPA, l'Associazione Nazionale Praticanti
e Avvocati."Plaudiamo alle richieste in materie di
accesso e tariffe nell'ambito delle libere professioni.E' ora
di passare dalle parole ai fatti"
Su "Corriere della Sera"
del 20.11.2005 pg 31
,,,,In attesa di capire esattamente le
proposte dell'Ulivo, visto che Mantini non ha detto di
condividere le parole di Catricalà, sono i giovani avvocati
associati nell'anpa a ricordare che "è giunta l'ora di
passare dalle parole ai fatti". Quella della riforma
degli ordini è infatti una storia infinita......
Su Sole 24 Ore del 20.11.2005 pg 4
:
...Stesso versante (liberalizzazione
accesso e tariffe forensi ndr) su cui si schiera l'A.N.P.A.,
l'Associazione Nazionale Praticanti e Avvocati.
Su Il Tempo del 20.11.2005
Antitrust: i professionisti hanno
troppi privilegi
L’Autorità chiede una riforma del
settore: «La normativa attuale limita l’accesso al mercato»
Nella relazione al Parlamento si chiede di cambiare il ruolo
degli ordini. Da eliminare le tariffe bloccate
L’ANTITRUST passa all’attacco della
normativa che regola il mondo delle professioni. Nella
relazione inviata al Parlamento e al governo, l’Autorità
sostiene che la «regolamentazione è in molti casi
sproporzionata e attribuisce ingiustificati privilegi» alla
categoria, «limitando così l’accesso al mercato». La
conseguenza è che viene «ridotta l’efficienza a danno dei
consumatori». Di qui la richiesta di una «riforma
improcrastinabile» del settore e dei codici che lo
regolamentano. Alcuni infatti contengono disposizioni in cui,
«in modo più o meno espresso a seconda dei casi, la
concorrenza viene vietata ovvero considerata un disvalore».
L'Autorità individua quattro «aree critiche» che
costituiscono «un freno al libero esplicarsi della
concorrenza nel settore delle professioni: ruolo degli ordini,
tariffe inderogabili, limiti alla pubblicità, eccesso di
regolamentazione normativa». Il Garante invita ad «operare
un profondo ripensamento del ruolo svolto dagli ordini» che
devono «promuovere la formazione (per garantire
l'aggiornamento dei professionisti a vantaggio degli utenti) e
vigilare sulla correttezza dei comportamenti degli iscritti.
Bisogna quindi evitare di «far ricadere nei codici
deontologici aspetti spiccatamente regolatori dell'esercizio
delle professioni, che non hanno niente a che vedere con
questioni di ordine etico». Da «eliminare le tariffe
predeterminate inderogabili». I sistemi tariffari sono
infatti «obsoleti, non funzionali a garantire il corretto
funzionamento del mercato e preposti alla tutela di posizioni
di vantaggio acquisite». La loro eliminazione è quindi «ancora
più importante per consentire lo svolgersi della concorrenza
proprio a beneficio di un continuo miglioramento dei servizi
professionali». La pubblicità è la terza area critica: «occorre
introdurre il principio della libertà di mezzi e contenuti
pubblicitari» afferma l'Autorità guidata da Antonio Catricalà.
Potrebbero essere contemplate forme di regolamentazione della
pubblicità «per evitare la creazione di bisogni artificiali».
Secondo l'Autorità, che ricorda di aver già inviato solo nel
biennio 2004-2005 sei segnalazioni a Governo e Parlamento, «il
regolatore dovrebbe quindi operare un ripensamento della
coincidenza tra interessi pubblici e privati». «Vanno perciò
eliminate alcune riserve di attività, come le certificazioni
di alcuni atti notarili o la vendita di medicinali da banco -
afferma - e occorre ripensare il sistema di accesso alle
attività professionali riservate. È necessario eliminare i
vincoli allo svolgimento delle professioni in forma societaria
ed è indispensabile porre un argine alla domanda di
regolamentazione espressa dalle professioni non protette».
L'Antitrust sottolinea infine «la disponibilità dei
professionisti, in molti casi, a modificare le regole ritenute
obsolete a fronte invece di un atteggiamento del legislatore
volto a tutelare posizioni conservative». Plaude la
Confindustria a queste osservazioni. «La concorrenza nelle
professioni è un punto importante della strategia più
generale di Confindustria per accrescere la competitività del
sistema economico», sottolinea il direttore generale Beretta.
L'Anpa, l'associazione nazionale praticanti e avvocati, chiede
ora di passare dalle parole ai fatti. Anchi i Ds dicono di
condividere le osservazioni dell’Antitrust. Cesare Damiano,
responsabile lavoro e professioni Ds e il senatore Giovanni
Battafarano vice responsabile professioni «sono convinti che
la riforma sia necessaria per accrescere la competitività
dell'economia italiana, per attuare in Italia la direttiva
europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali».
GIOVANI LEGALI ITALIANI
Ufficio di Presidenza Nazionale - c/o
Studio Legale Avv. Gaetano Romano
Via
Madonna della Mercede is. 200 int. 4- 98123 Messina
Tel.Fax 090/674404 presidenza.nazionale@anpaitalia.it
“
I GIOVANI LEGALI ITALIANI PLAUDONO ALL’INTERVENTO
DELL’ANTITRUST SULLE PROFESSIONI”
“I
Praticanti ed i Giovani Avvocati Italiani plaudono alle
autorevoli richieste dell’Antitrust in materia di accesso e
tariffe nell’ambito delle libere professioni.
E’
ora tuttavia di passare dalle parole, ancorchè meritorie, ai
fatti.
L’A.N.P.A.
- preso atto che l’ ideale partito unico contro le
liberalizzazioni appare essersi negli ultimi mesi esteso dal
Centrodestra ad importanti settori dei Democratici di Sinistra
- si affida alle istanze rinnovatrici che provengono a livello
politico dalla “Rosa nel Pugno” e dalla Margherita, a
livello imprenditoriale dai vertici Confindustriali, nonché
dall’assai incisivo movimento d’opinione di cui è
caposcuola il Professore Giavazzi“