SUL
SECOLO XIX DI GENOVA :"NO AI TENTATIVI DI CHIUSURA
CONTRO I GIOVANI LEGALI"
Ora le giovani toghe si
ribellano contro i "Principi" del tribunale
LA POLEMICA
Dopo l'accusa del presidente della Camera penale i
giovani avvocati genovesi alzano i toni e mettono in campo
l'associazione nazionale per difendersi dall'attacco firmato
nei giorni scorsi dal presidente della Camera penale Corrado
Pagano. E' il presidente nazionale dell'Anpa, la sigla dei
giovani legali, Gaetano Romano a parlare di «un vero e
proprio tentativo di chiusura» riferendosi alla denuncia di
Pagano sull'ignoranza e l'impreparazione di troppi nuovi
avvocati.
Tutto è cominciato dieci giorni fa. Pagano
descrive in un suo documento quello che a suo giudizio è«un
gravissimo stato di inidoneità e assoluta ignoranza di
elementari enorme di procedura penale» che
caratterizzerebbe i legali genovesi più giovani. Per
questo, «per porre un freno al ripetersi di grossolani
errori», il consiglio direttivo della Camera penale ha
deciso di allestire un corso di aggiornamento. Subito si
erano infiammati gli animi dei direttivi liguri di Aiga e
Agap, le associazioni locali dei giovani avvocati.
L'Aiga, con Elena Bassoli, ha chiesto un chiarimento alla
Camera e, ritenendo gli errori solo un fenomeno marginale e
non diffuso, ha denunciato le dichiarazioni di Pagano come
lesive per l'intero Foro genovese. Simile il commento dell'Agap,
che con Riccardo Passeggi ha ricordato come i «settori in
cui manca competenze specifica non riguardano solo i giovani
ma anche un certo numero di iscritti all'albo senza
distinzione di età».
Ora il commento di Gaetano Romano: «A nostro
parere, più che un sincero appello alla professionalità
dei giovani, quello di Pagano è apparso come un tentativo
di chiusura nei confronti delle giovani leve. Potremmo
replicare agevolmente dimostrando che è assai più facile
riscontrare giovani avvocati che hanno seguito corsi privati
di perfezionamento e master piuttosto che tra i colleghi più"esperti".
Non crediamo che vi siano avvocati "cassazionisti"
che abbiano l'anelito di "aggiornarsi" come noi.
Se poi i giovani avvocati fossero davvero così impreparati,
sarebbe il mercato a separare gli incapaci dai
"principi del Foro". Allora: come mai questa
attenzione verso i giovani?». Tra gli avvocati genovesi
(2.800 più 1.100 praticanti) ormai è scontro
generazionale.
Gio. M.
24/09/2005