Da www.sole24ore.com del 07.03.2005
Articolo del Sole 24 Ore, il più venduto quotidiano
politico-economico-giuridico in Europa, nell'ambito di uno
speciale molto interessante sugli Ordini Professionali
In 650mila alle porte
Non più sui banchi dell'università,
ma non ancora protagonisti nel mercato del lavoro. Le cifre
che contraddistinguono il fenomeno del praticantato sono impressionanti:
60mila tra i dottori commercialisti, 35mila tra gli avvocati,
9mila tra i consulenti del lavoro, 4.800 presso i notai, 1.700
giornalisti. Secondo la Consilp, sindacato unitario dei professionisti,
la cifra complessiva tocca quota 650mila. Un esercito di neolaureati
che, spesso senza compenso, lavora puntando tutto sulla formazione.
Avvocati. Prima di sostenere l'esame di abilitazione
l'aspirante avvocato è chiamato a svolgere un tirocinio
biennale in uno studio legale. « Di questo passo c'è
il rischio che nel lungo periodo i praticanti sorpassino i
professionisti » , dice Gaetano Romano dell'Anpa ( Associazione
nazionale praticanti e avvocati).
Che propone la sua ricetta: « L'esame
di Stato deve essere un'abilitazione alla professione, non
un concorso a numero chiuso. La valutazione dovrebbe essere
meno severa: sarà il mercato a fare la selezione »
. Sulla formazione, però, non ci sono scorciatoie:
« Il praticantato aggiunge Romano va fatto negli studi
professionali. Attribuirlo all'Ordine equivale a ledere la
concorrenza ».
Medici. « Il decreto 445/ 2001 ha previsto
un tirocinio valutativo di tre mesi, di cui uno presso lo
studio del medico di medicina generale ricorda Mauro Mazzoni,
segretario della Simet ( Sindacato italiano medici del territorio)
. In questo modo si rivaluta una branca per troppo tempo considerata
di secondo ordine » . « Il tirocinio presso uno
studio di medicina generale è molto formativo »
, aggiunge Piergiuseppe Conti dello Snami ( Sindacato autonomo
dei medici italiani). Gli altri due mesi di praticantato si
svolgono all'interno dei reparti di medicina e chirurgia di
un ospedale.
I tutor. Diverso il caso di chi segue i tirocinanti: «
Per il tutor spiega Mario Falconi, dell'Ordine dei medici
di Roma non è previsto compenso. Il rischio è,
dunque, che i tutor non siano più disposti a seguire
i giovani». [Andrea Carli]
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