"Aboliamo le tariffe minime"
:sul Sole 24 Ore i Giovani Avvocati contro l'O.U.A.
IL SOLE 24 ORE
28.06.2005
www.sole24ore.com
I giovani avvocati contro le tariffe minime
I praticanti e i giovani avvocati rappresentati dall'Anpa
si schierano per l'abolizione delle tariffe minime, così
da rendere più concorrenziale la professione. Con un
comunicato il presidente Anpa, Gaetano Romano, critica
l'intervento di Michelina Grillo ( Oua) a difesa delle
tariffe ( si veda « Il Sole 24 Ore » di ieri). « Ci
chiediamo - dice Romano - come sia possibile che i
giovani avvocati siano obbligati a finanziare, mediante
i contributi annuali ai Consigli degli Ordini, un
Organismo che intende " mummificare" ai loro danni gli
attuali assetti ( rectius caste) professionali » .
Di seguito il Comunicato
Stampa relativo
L’O.U.A SI DIMOSTRA ANCORA
UNA VOLTA OSTILE AL FUTURO PROFESSIONALE DEI PRATICANTI
E DEI GIOVANI AVVOCATI ITALIANI
“Nell’articolo “Tariffe forensi competitive” l’O.U.A.
si dimostra ancora una volta assertrice di posizioni
corporative e pregiudizievoli per i Praticanti ed i
Giovani Avvocati Italiani.Facciamo notare al Presidente
Grillo che il Suo richiamo all’art. 2233 dell’ancora
vigente codice civile - a difesa dell’ inderogabilità
delle tariffe professionali - rappresenta un autentico
“autogol” atteso che lo stesso è stato ideato in un
contesto socio-politico che nulla aveva a che fare con
un sistema economico realmente liberale e quindi
progredito.
Abolire per converso le tariffe minime
significherebbe rendere più concorrenziale la
professione forense e quindi permettere ai Giovani
Legali di acquisire assai più agevolmente un proprio
“pacchetto clienti”.
Ci chiediamo come sia possibile che i Giovani
Avvocati siano obbligati a finanziare - mediante i
contributi annuali ai C.d.O. locali - un Organismo che
intende sostanzialmente “mummificare” ai loro danni gli
attuali assetti (rectius Caste) professionali.
I Giovani Legali dell’A.N.P.A. preferiscono contribuire
a quello che l’O.U.A. definisce “assalto
dei titani dell'economia al mercato regolato delle
professioni”, piuttosto che rinsaldare le fila del
Medioevo della politica forense”.
Il
Presidente Nazionale
Gaetano Romano